Santa Maria in Campo Un’antica chiesa è tornata a vivere grazie all’aiuto di chi la ama

Le prime testimonianze storiche certe della sua esistenza risalgono al XIII secolo, allorché una comunità di Frati Umiliati vi si insediarono e successivamente, nella prima metà del XV secolo, la ricostruirono quasi completamente. Sappiamo che attorno al corpo principale della chiesa furono edificate anche alcune abitazioni e locali di lavoro, di cui oggi non resta alcuna traccia visibile.

L’interno della chiesa, a partire dal Rinascimento, fu decorato con diversi cicli di affreschi, alcuni di pregevole fattura, testimonianza dell’interesse dei fedeli e delle loro disponibilità economiche.

Nella prima metà del Novecento Santa Maria in Campo perde la sua centralità nel territorio e soffre di un progressivo degrado. Gli affreschi di maggior pregio artistico e spirituale, per proteggerli dall’incuria e dal degrado ambientale, nel 1969 sono strappati dalla dott.ssa Pinin Brambilla (la restauratrice del Cenacolo vinciano), trasportati su tela e portati nella vicina chiesa di San Giulio, nella piazza di Cavenago di Brianza, ove sono tuttora.

Tra essi la bella Madonna con Bambino (qui a lato) di chiara ispirazione leonardesca.

A partire dal 2013 Santa Maria in Campo si avvia ad una nuova vita. Viene varato un vasto piano di interventi di recupero grazie all’intervento del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), della Comunità Pastorale Santa Maria Maddalena e di un gruppo di volontari costituiti nel Comitato restauriamo Santa maria in Campo.

Gli interventi hanno interessato le facciate principali, il campanile e le coperture, offrendo la possibilità di una lettura più vicina alla originaria bellezza dell’edificio.

Il Comitato Restauriamo Santa Maria in Campo, formato da un gruppo di cittadini devoti e pieni di buona volontà, svolge un’opera di assoluta importanza per far tornare questa antica chiesa nel cuore della Comunità, per raccogliere fondi per proseguirne il restauro e garantirne la manutenzione.